Cos’è la Nutriterapia selettiva?
Il numero delle persone affette da sovrappeso o francamente obese sta aumentando esponenzialmente in tutte le fasce d’età ed in molti Paesi del mondo. Pertanto ci troviamo di fronte ad una vera e propria “malattia sociale”, purtroppo molti pensano che l’obesità sia soltanto una variante costituzionale o una fonte di disagio estetico… in realtà condiziona un elevatissimo rischio di patologia cerebro-cardiovascolare come infarto del miocardio ed ictus cerebrale, senza dimenticare la frequentissima associazione con diabete alimentare, ipertensione arteriosa, dislipidemie (elevazione di colesterolo e trigliceridi), alcuni tumori (colon-retto, ovaio, mammella, prostata) e l’aggravamento di alcune situazioni connesse, come: artrosi, malattie di fegato, flebopatie, disordini respiratori.
Gli studi più recenti hanno inoltre sottolineato come, accanto al tessuto adiposo sottocutaneo, emerga la pericolosità del cosiddetto “grasso viscerale”, che ricopre gli organi interni e si interpone tra i medesimi, contribuendo a sovradistendere l’addome (pancia globosa). Ecco perché non ci si deve limitare alla valutazione dei chili di troppo ma è di rigore analizzare anche la circonferenza addominale, che non dovrebbe mai superare gli 88 cm di girovita nella donna e i 102 cm nell’uomo. Un altro dato imprescindibile è l’indice di massa corporea o BMI, che viene calcolata dividendo il peso in Kg per l’altezza in metri ed ancora l’altezza in metri.

Obesità e sovrappeso sono quasi sempre correlate ad un errato stile di vita: generalmente un introito alimentare eccessivo e/o scorretto associato ad un’attività fisica insufficiente (troppe “entrate e poche “uscite”).
Ne deriva che la prima arma che abbiamo a disposizione per tornare al normopeso è un riequilibrio nutrizionale, possibilmente sotto controllo medico, lasciando perdere le “diete-fai-da te che possono comportare rischi per la nostra salute, o il ricorso, assai più pericoloso, a farmaci per ridurre la sensazione di fame o modificare l’assimilazione intestinale dei cibi.
Si dimagrisce ancor prima nell’anima che non nel corpo…. diceva un famoso nutrizionista… e non esiste asserzione più veritiera: un passo imprescindibile in un cammino dietoterapico è la motivazione del paziente. Altro elemento fondamentale nel percorso è la diagnostica: con esami specialistici, anamnesi (ricostruzione della storia clinica) ed accurata visita, il medico è in grado di studiare la dieta “mirata” per il singolo paziente.
La nutriterapia selettiva, è una vera e propria terapia comportamentale.
Pertanto va monitorata, programmando controlli periodici clinici ed ematici. L’autogestione potrebbe esporre a rischio di carenze ed inadeguatezze nutrizionali.
